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fece il duro fino all ultimo.
«Ti stroncherà, per questo. Nessuno che si metta contro Jack Meehan se la cava.»
Fallon rimise in tasca la pistola. «La scala» disse a bassa voce.
«Va bene.» Il giovanotto si chinò per massaggiarsi la gamba. «Affari tuoi,
cocchino.»
La scala era accanto all ingresso della cappella. Salirono tre piani con Rupert
davanti, e si fermarono qualche gradino prima della porta coperta di pesante panno
verde. «Questa va direttamente in cucina.»
Fallon fece un cenno con la testa. «Sarà meglio che torni giù in bottega, no?»
Rupert non se lo fece dire due volte e ridiscese in gran fretta. Fallon abbassò la
maniglia e la porta si aprì subito. Come Rupert aveva detto, lì c era la cucina. Dalla
porta di fronte, socchiusa, giungevano delle voci.
Fallon si avvicinò in punta di piedi e scorse un salotto arredato in modo superbo,
con grandi finestre a lucernario a entrambe le estremità. Meehan sedeva in una
poltrona bassa di pelle, con un libro in una mano e un bicchiere di whisky nell altra.
Billy, con il cane in braccio, era in piedi davanti al caminetto in stile Adam, nel quale
bruciava allegramente un fuoco di ceppi. Donner e Bonati aspettavano ai due lati
dell ascensore.
«Ma per la miseria, perché non arriva?» imprecò Billy.
Il whippet gli sgusciò con un balzo dalle braccia e corse alla porta della cucina. Vi
si fermò davanti, abbaiando, e Fallon entrò e si chinò ad accarezzarlo, sempre con la
destra in tasca.
Meehan mollò il libro sul tavolino e si diede una manata sulla coscia. «Non ti
avevo detto che era un bastardo cocciuto?» fece a Billy.
Il telefono squillò. Meehan sollevò il ricevitore, ascoltò un momento e sorrise.
«Tutto a posto, caro, puoi tornare al lavoro. Mi arrangio io.» Mise giù la cornetta.
«Era Rupert. Si preoccupa per me.»
«Quant è carino» commentò Fallon.
Si appoggiò al muro vicino alla porta della cucina, le mani in tasca. Donner e
Bonati fecero qualche passo avanti e si fermarono dietro la poltrona, rivolti verso di
lui. Meehan bevve un sorso di whisky e gli mostrò il libro. Era La Città di Dio di
Sant Agostino.
«Questo l hai letto, Fallon?»
«Tanto tempo fa.» Tirò fuori una sigaretta con la sinistra.
«Buono, devo dire» continuò Meehan. «Sapeva il fatto suo. Dio e il diavolo, il
bene e il male. Esistono tutti. Anche il sesso.» Vuotò il bicchiere e ruttò. «Ce lo mette
chiaro. Insomma, le donne non fanno altro che spremere gli uomini. Cerco di farlo
entrare in testa al mio fratellino, ma lui non mi dà retta. Appena avvista una sottana,
parte a testa bassa. Hai mai visto un cane con il coso mezzo fuori, dietro una femmina
in calore? Be , il nostro Billy è così, ventiquattr ore al giorno.»
Si versò un altro whisky. Fallon aspettava. Tutti aspettavano. Fallon fissò il vuoto.
«No, quelle sudicie puttane sono una peste per tutti, e i ragazzi non sono meglio.
Voglio dire, dove sono andati a finire tutti quei bei figlioli di sedici, diciassette anni
che si vedevano in giro? Al giorno d oggi c è da scambiarli per femmine, a vederli da
dietro.»
Fallon non aprì bocca. Cadde un altro silenzio durante il quale Meehan allungò di
nuovo la mano verso la bottiglia. «Albert» gridò poi «perché non vieni a farci
compagnia?»
La porta della camera da letto si aprì. Un attimo di pausa, poi entrò nella stanza un
tipo così enorme che dovette abbassare la testa per non sbattere contro lo stipite
superiore. Era un anacronismo ambulante: un uomo di Neandertal che doveva pesare
almeno centoventi chili, insaccato in un abito grigio senza forma, completamente
calvo e con le braccia che gli arrivavano quasi alle ginocchia.
Avanzò a passi strascicati, gli occhietti porcini puntati su Fallon. Billy si fece da
parte, innervosito, e Albert si lasciò cadere in una poltrona a lato di Meehan, vicino al
caminetto.
«Allora, Fallon, hai combinato un bel guaio, eh?» disse Meehan.
«Volevi Krasko morto. In questo momento è steso su un tavolo dell obitorio»
rispose Fallon.
«E il prete che ti ha visto al lavoro? Padre da Costa?»
«Non è un problema.»
«Ma ti potrebbe identificare, no? Varley dice che era così vicino che poteva
contarti le rughe del viso.»
«Può darsi, ma non ha importanza. Gli ho chiuso la bocca.»
«Vuoi dire che l hai fatto fuori?» intervenne Billy.
«Non ce n è stato bisogno.» Si rivolse a Meehan. «Sei cattolico?»
L altro annuì, rabbuiandosi. «Ma che c entra?»
«Quando ti sei confessato l ultima volta?»
«Come diavolo faccio a saperlo? È passato tanto tempo che l ho dimenticato.»
«Io mi sono confessato oggi» riprese Fallon. «Ecco dove sono andato: ho aspettato
per confessarmi a da Costa, all una. Quando è venuto il mio turno, gli ho detto che
avevo ucciso Krasko.»
«Roba da matti» disse Billy, in quel momento agitatissimo. «Ma se ti aveva visto
coi suoi occhi!»
«Però non sapeva che ero io al confessionale, finché non ha guardato attraverso la
grata, il che è avvenuto dopo che mi ero confessato.»
«E questo che cosa vuol dire, cribbio?» insistette Billy.
Ma suo fratello gli stava facendo cenno di chiudere il becco, con l espressione
seria. «Ho capito» disse. «Ma certo. Qualsiasi cosa si dica a un prete in confessione
diventa segreto. Insomma, loro garantiscono che è così no?»
«Infatti.»
«Mai sentite stronzate simili» tornò alla carica Billy. «Il prete è vivo, no? E sa
tutto. Che garanzie hai che non decida da un momento all altro di mettersi a
cantare?»
«Diciamo che non è probabile. E che, se anche lo facesse, non avrebbe molta
importanza. Dimentichi che domenica notte mi imbarco a Hull.»
«Non so... Forse Billy non ha tutti i torti» disse Meehan.
«Billy non sarebbe neppure capace di trovare il cesso, se non ce lo porti per mano»
gli fece notare freddamente Fallon.
Scese un silenzio pesante. Meehan fissava Fallon con aria impenetrabile. Albert
prese dal caminetto un attizzatoio di acciaio e ottone e lo piegò a ferro di cavallo con
le sue manone, senza distogliere lo sguardo dal viso di Fallon.
Meehan ridacchiò. «Bello... bellissimo. Mi piace.»
Si alzò, andò a una scrivania d angolo, aprì un cassetto e tirò fuori una grande
busta. Tornò alla poltrona e gettò la busta sul tavolino.
«Lì ci sono millecinquecento pezzi» disse. «Domenica notte a bordo ne incasserai
altri duemila più un passaporto. Così siamo a posto.»
«Molto gentile.»
«C è solo un piccolo particolare: il prete deve sparire.»
Fallon scosse la testa. «Niente da fare.»
«Perché no? Sei preoccupato?» fece Meehan, sarcastico. «Hai paura che il
Padreterno ti fulmini? So che dalle tue parti facevi il duro, andavi in giro per Belfast [ Pobierz całość w formacie PDF ]

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